Dottorato in
Scienze e Metodi per le Città ed il Territorio Europei
Presidente: Prof. Massimo Rovai
Il Dottorato fa parte della Scuola di Dottorato in Ingegneria "Leonardo Da Vinci"
Presentazione
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Le "Scienze"
La domanda, anzi, la necessità di molteplici apporti disciplinari nell'affrontare le molteplici componenti dell'evoluzione e del controllo dei sistemi territoriali (dalla rendita urbana alla gestione dei rifiuti solidi, dai problemi di emarginazione sociale a quelli della localizzazione di strutture e infrastrutture...) non costituisce certamente un problema nuovo. Per decenni, periodicamente, l'interdisciplinarità è stata riconosciuta come una ineludibile necessità, insieme alla opportunità della costruzione di nuovi strumenti per la conoscenza, gestione e controllo della città e del territorio. Ma, attualmente, gli apporti interdisciplinari negli studi e nei piani relativi ai sistemi urbani e territoriali sono prevalentemente costituiti da relazioni (dell'economista, del sociologo, dello statistico, del naturalista, etc.) "aggiunte" al prodotto finale e con pochissime interazioni sostanziali con lo stesso. Questo è il retaggio di una formazione che ha visto i geografi occuparsi solo di descrizione, gli economisti ignorare l'influenza delle caratteristiche dello spazio sull'economia (con l'eccezione di un piccolo gruppo di economisti urbani), gli architetti e gli ingegneri addestrati a disegnare la città nell'ambito della normativa urbanistica vigente. Un'altra questione rilevante, per la quale la "messa in rete" di discipline diverse è sostanziale, riguarda il campo della sostenibilità urbana e ambientale: una questione che investe l'intero territorio europeo nella sua continuità territoriale ed economica. Anche qui, la maggior parte della produzione scientifica è frammentata secondo competenze disciplinari: la sostenibilità di piani e interventi viene valutata per mezzo di misure e indicatori che non vengono messi in relazione fra loro; esempi sono le misure varie di inquinamento, gli indicatori di benessere sociale e/o economico, le misure globali del consumo di energia (gruppo "emergy") o di materia (gruppo "factor ten"), etc.
I "metodi"
La sopra citata esigenza di molteplici
apporti disciplinari per la conoscenza, la gestione e il controllo dei
sistemi territoriali è strettamente connessa alla visione dei sistemi
territoriali come sistemi complessi, sistemi, quindi, di cui non possono
essere compresi struttura, funzionamento ed evoluzione soltanto mediante
lo studio delle loro singole parti. Da tale consapevolezza discende l'esigenza
della costruzione e dell'uso di strumenti e tecniche adatti allo studio
della complessità.
Si tratta di un insieme di metodi e strumenti sia tradizionali (dalle
analisi statistiche alla modellistica urbana tradizionale) sia nuovi (dai
modelli derivati dalla teoria della catastrofe, al nuovo volto dell'informatica,
agli strumenti dell'Intelligenza Artificiale) che devono essere selezionati
e connessi in modo innovativo per costruire una Ingegneria della conoscenza
finalizzata allo studio ed alla pianificazione dei sistemi territoriali.
L'uso di tali concetti e strumenti, tuttavia, non deve ridursi ad una
loro applicazione diretta nel campo territoriale, ma è necessario
progettare e sviluppare un loro uso innovativo che plasmi gli "utensili"
alle esigenze di costruzione di sistemi di tale ingegneria della conoscenza.
Dalle riflessioni e sviluppi teorici, di cui sono autori anche alcuni
dei componenti del Collegio dei Docenti, è emersa infatti una nuova
visione che, a partire da una concezione di modello urbano come "rappresentazione
oggettiva" del sistema oggetto di studio, giunge ad una nuova concezione
di modello come "sistema organizzato di conoscenze" sull'oggetto di studio.
Si proporrà, all'interno del corso di dottorato, l'uso sperimentale
di tali innovazioni concettuali e metodologiche.
Gli obiettivi
Le ragioni che hanno condotto alla proposta
di un dottorato in "Scienze e metodi per
la città e il territorio europei" si fondano, in sintesi, su due elementi principali:
a. la crescente
domanda, espressa sia dagli ambienti scientifici sia da quelli professionali
e politici, di esperti che, nel campo delle discipline che interessano la
città e il territorio, siano in grado di:
a.1. selezionare, connettere ed integrare
gli apporti interdisciplinari che la conoscenza del funzionamento e dell'evoluzione
degli insediamenti umani, nonché la loro pianificazione e controllo,
richiedono, di fronte alla sfida di crescenti livelli di complessità.
a.2. sviluppare, sperimentare, selezionare
ed utilizzare metodologie e tecniche innovative, allo scopo di valutarne
l'efficienza e l'efficacia e giungere alla implementazione delle più
promettenti.
b. la recentissima domanda di conoscenza
del territorio europeo e di formazione di politiche per tale territorio,
considerato non come una somma di territori "chiusi", ma come
un unico sistema ambientale, economico, di reti di città etc., comporta
la necessità di costruire basi informative adeguate e di adeguati
metodi e strumenti per trasformare in conoscenza i contenuti di tali basi
informative. In questo contesto, la formazione di esperti in grado di congiungere
lo skill precedentemente descritto in a.1. e a.2. con la conoscenza del "sistema
territorio europeo" appare come un obiettivo che val la pena di essere
perseguito, in quanto consente di adire ad un livello competitivo su scala
europea.
Settori disciplinari
I settori disciplinari di riferimento si articolano
in:
1) settori principali:
Tecnica e Pianificazione Urbanistica, Pianificazione dei Trasporti,
Idraulica, Geografia Urbana e Regionale.
2) settori di supporto:
Topografia e
Cartografia, Ecologia, Statistica, Ingegneria Economico-gestionale, Economia
Urbana e Regionale.