L'ANALISI MORFO-TIPOLOGICA. L'INTERPRETAZIONE DELLA FORMA URBIS ATTRAVERSO LA LETTURA DELL'EDILIZIA DI BASE ALL'INTERNO E SUL LIMITE DELLA CINTA MURARIA DELLA KALA'
Prof. Vincenzo Riso
Docente in Progettazione Urbana presso l'Università di Nino, Porto (Portogallo)
Gli studi tipologici di impronta muratoriana costituiscono un compiuto patrimonio di idee, che si è dimostrato, a livello di capacità di analisi della città storica, di assoluta e quasi indispensabile utilità per la sua interpretazione.
Da quell’insieme di ricerche si assume che rilievo tipologico e riflessione teorica sulla forma urbana devono essere sviluppati come un tutto unico, dove lo studio storico e l’analisi architettonica si integrano, per arrivare alla definizione del processo temporale di trasformazione della città stessa intesa come organismo costruito.
Sulla base di questi presupposti teorici, si è avviato sul campo il rilievo a campione di un certo numero di isolati, individuati come determinanti della struttura urbana della Kalà sia nel suo insieme che nelle sue parti caratteristiche. Perciò si è proceduto all’analisi dell’organizzazione tipologica dei singoli edifici componenti tali isolati, costantemente integrata con quella dei loro spazi aperti di pertinenza come corti e giardini all’interno del lotto costruito; in effetti inteso come la vera unità di studio e dunque oggetto base del rilievo.
Senza pretendere di realizzare una classificazione esaustiva si è potuto avviare un mirato processo di individuazione dello specifico rapporto, dialettico e non casuale, tra la tipologia degli edifici rilevati ed il tessuto urbano contenuto dal perimetro della cinta muraria, come pure anche ad esso direttamente addossato.
Gli schemi ed i disegni, in cui il lavoro si è concretizzato illustrano e dimostrano come i singoli tipi edilizi si riconoscono esclusivamente nella loro applicazione concreta, cioè in dipendenza della specifica posizione nell’ambito complessivo del tessuto urbano; che a sua volta determina il quadro specifico della struttura urbana. Sulla base della conoscenza acquisita è stato così possibile confrontare la forma urbis con la sua dimensione storica, per giungere all’interpretazione della sua attuale realtà, quale risultato della stratificazione delle trasformazioni occorse nel tempo dalla fondazione romana alla ri-configurazione ottomana.
In conclusione i concreti tipi edilizi appaiono determinati sia dalla loro collocazione fisica che dalla cultura che li ha prodotti, ma in una maniera che non è affatto deterministica, perché in un dato luogo ed in una data epoca varie soluzioni si dimostrano possibili. Il riconoscimento dei fattori, che regolano l’apertura di questo ambito di possibilità può infine permettere di inscrivere con autenticità (strutturale e non di facciata) nella continuità della storia della città i futuri interventi da operare sul suo corpo; e tale prospettiva di utilizzo progettuale dei risultati dello studio svolto è di fatto il suo principale obiettivo.
torna all'inizio >>