STUDIO DEL TIPO TECNOLOGICO PER UN PROGETTO PROPOSITIVO
Prof. Arch. Giorgio Croatto
Docente in Architettura Tecnica presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa
Dott. Ing. Giovanni Santi
Dott. Ing. Lorenzo Secchiari
g.croatto@ing.unipi.it
giovanni.santi@ing.unipi.it
l.secchiari@ing.unipi.it
Questo lavoro è la sintesi di una ricerca sviluppata nella città di Elbasan in Albania, finalizzata alla comprensione degli elementi caratterizzanti il tipo edilizio presente all’interno della Kalà, e fornirne delle indicazioni per un ipotetico recupero edilizio. Da un’attenta analisi del patrimonio edilizio storico (in alcuni casi rilevato sino alla scala del dettaglio architettonico), è emersa una ricchezza inafferrabile a prima vista in un contesto in cui la nuova edificazione, e la scarsa manutenzione di quella antica tendono ad offuscare lo spirito di questa antica città. Viceversa se letta nelle sue peculiarità ci si accorge facilmente che continua a trasmettere la sua vocazione storica in un fascino celato, impercettibile dai fronti stradali, ma che si rivela in tutto il suo splendore all’apertura delle cancellate che delimitano lo spazio privato da quello pubblico. In tale quadro potremmo definire le abitazioni storiche della Kalà delle fortezze private ubicate all’interno del forte complessivo. Si tratta di edifici nella maggior parte dei casi che preservano una riservatezza non comune, che custodiscono i segreti del vivere locale, l’intimità dell’abitare. All’interno delle mura possiamo distinguere quantomeno tre tipi edilizi di cui due trovano ubicazione soprattutto nella parte nord, ed uno in quella sud del villaggio, rispettivamente nelle vicinanze della chiesa ortodossa e della moschea islamica. Da quanto sopra si potrebbe essere spinti a pensare che la città sia tipologicamente suddivisa in due macro aree, una islamica e l’altra cristiana, sicuramente la classificazione tipologico-religiosa non può essere fatta in modo netto, in quanto è presente una forma di integrazione tipologica dettata da una stratificazione secolare tra le due diverse aree. Il rapporto tra il tipo edilizio ed il fronte strada può essere sintetizzato in tre diverse configurazioni, accesso diretto alla parte abitativa che comunque si riscontra in rari casi, accesso diretto al corpo di fabbrica attraverso un sottoportico che funge da filtro e conduce all’ingresso dell’unità abitativa, o ad un giardino interno da cui si accede a quest’ultima, in? ne accesso ad uno spazio verde che funge da cerniera tra la pubblica via e la parte residenziale. Entrando nei manufatti edilizi, si viene quasi contaminati da sensazioni ed impressioni contrastanti l’una dall’altra, la complessità delle strutture architettoniche, testimoniante le capacità delle maestranze che le produssero, lascia il posto a situazioni in alcuni casi di degrado che si spinge ? no all’emergenza statica. Sono proprio questi gli edifici che oggi si presentano come i più interessanti e caratterizzanti il contesto, sembra quasi un paradosso che il degrado ha fatto molti meno danni degli interventi di recupero edilizio indiscriminato, con materiali e tecniche di nuova generazione utilizzate in modo improprio per cromatismi e rapporto con il contesto, aggiungendo una nuova forma di degrado sulla preesistente. Dovendo effettuare una classificazione dei tipi edilizi residenziali più ricorrenti nel centro della Kalà ed escludendo gli edifici monumentali e specialistici, attraverso lo strumento dell’analisi tipologica, valutando i diversi modelli edilizi in relazione ai caratteri distributivi, formali e costruttivi, ne è emerso un quadro ricco e complesso di difficile esemplificazione. L’ubicazione degli accessi, la posizione dei corpi scala e soprattutto, in questa casistica, la presenza o meno delle logge unite all’evoluzione dei fabbricati attraverso mutazioni storiche e contemporanee, hanno dato origine a variabili tipologiche in taluni casi, e superfetazioni in altri che hanno determinato l’attuale quadro del patrimonio edilizio storico, in cui la matrice di base del tipo può essere ricondotta sostanzialmente a tre tipi edilizi; che brevemente possiamo riassumere in: - tipo edilizio a loggia ad un solo piano fuori terra, maggiormente diffuso nella parte sud della Kalà, al quale si sommano alcune variabili tipologiche con sviluppo pluripiano e collegamento verticale in legno, che trovano spazio all’interno della loggia, ed incontrano maggior diffusione nella parte nord ;- tipo edilizio chiuso caratterizzato da una impostazione planimetrica regolare di forma rettangolare e da prospetti chiusi;- tipo edilizio a blocco pluripiano con corpo scale interno o esterno.
In?ne dall’analisi degli elementi materici e distributivi dei tipi, uniti alle esigenze dell’abitare contemporaneo, si è sinteticamente posto in evidenza quelle che dovrebbero essere le basi di partenza per un recupero edilizio che necessariamente non può essere scisso dal luogo.
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